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Autore Gran Torino
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 20-04-2009 16:53  
quote:
In data 2009-04-20 16:06, Richmondo scrive:
Sì ma non lo è a proposito del cambiamento.
Il porticato è il luogo proprio da cui viene vista l'America. La stessa America da cui John Ford mostrava la Monument Valley: Sia in The searchers, sia in Cavalcarono insieme (non per nulla la posa è quella dello sceriffo scazzato, seduto lì a rimirare il suo aborto di giurisdizione). Ma è tutto spento, disilluso.
E' sotto la carne, soto la pelle che viene fuori il cambiamento.


mi sembra un rigidismo inutile e errato. praticamente metà film è walt seduto sotto il porticato che vede passare davanti casa sua facce nere facce gialle e facce di cazzo, quindi potrebbe al limite essere l'unico rifugio dal cambiamento (e quindi fondamentale a proposito di questo), ma non lo è neanche, dato che sempre sotto un porticato c'è la vecchia coreana che scatarra, e sempre lì sotto cominciano a cambiare le idee di kowalski.
alla fine di tutto risulta il luogo del cambiamento delle idee riguardo al cambiamento.

_________________
Quando mia madre la sera mi porta un bicchiere di latte, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 20-04-2009 alle 16:53 ]

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 20-04-2009 16:58  
quote:
In data 2009-04-20 16:53, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2009-04-20 16:06, Richmondo scrive:
Sì ma non lo è a proposito del cambiamento.
Il porticato è il luogo proprio da cui viene vista l'America. La stessa America da cui John Ford mostrava la Monument Valley: Sia in The searchers, sia in Cavalcarono insieme (non per nulla la posa è quella dello sceriffo scazzato, seduto lì a rimirare il suo aborto di giurisdizione). Ma è tutto spento, disilluso.
E' sotto la carne, soto la pelle che viene fuori il cambiamento.


mi sembra un rigidismo inutile e errato. praticamente metà film è walt seduto sotto il porticato che vede passare davanti casa sua facce nere facce gialle e facce di cazzo, quindi potrebbe al limite essere l'unico rifugio dal cambiamento (e quindi fondamentale a proposito di questo), ma non lo è neanche, dato che sempre sotto un porticato c'è la vecchia coreana che scatarra, e sempre lì sotto cominciano a cambiare le idee di kowalski.
alla fine di tutto risulta il luogo del cambiamento delle idee riguardo al cambiamento.





Il vero cambiamento avviene quando scende negli "inferi" della casa a fianco...
Il porticato, come hai appunto detto, è se mai un rifugio dal quale vedere il mondo (che è un quartiere).
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 20-04-2009 17:01  
quindi la morale di gran torino è: i cambiamenti avvengono in un istante singolo e preciso.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 20-04-2009 17:05  
Facciamo di sì, non c'ho mica voglia di rifare tutti quei giri per spiegarti quanto fa 2 + 2:


quote:
In data 2009-04-20 16:57, sandrix81 scrive:

ha tanto torto quanto ragione, cioè zero. quindi torto.





quote:
In data 2009-03-31 01:08, sandrix81 scrive:
capolavoro è una parola che uso spesso, ma anche se la usassi pochissimo qui la userei.





quote:
In data 2009-04-20 16:53, sandrix81 scrive:

alla fine di tutto risulta il luogo del cambiamento delle idee riguardo al cambiamento.





Tzé, e poi dicono di Marzullo.

_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Richmondo il 20-04-2009 alle 17:07 ]

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DeadSwan

Reg.: 05 Apr 2008
Messaggi: 1478
Da: Desda (es)
Inviato: 20-04-2009 17:09  
Io mi son fatto una idea un po' diversa.
Non mi è parso tanto Kowalski a cambiare, quanto il mondo attorno a lui. Il suo cambiamento sta al massimo nel prenderne atto.
Il personaggio è stato presentato sin da subito in modo granitico e con una idea ben precisa di come debba essere il suo mondo. Più che razzismo, il suo rapporto iniziale con i vicini asiatici mi sembra segnato dal fatto che non rispecchiano la sua idea di come dovrebbero andare le cose. Come d'altronde i suoi figli e nipoti.
Ma, avendo un convincimento "morale" fortissimo, una idea precisa di cosa sia un uomo, risulta pronto a trasmetterla a chiunque si dimostri ricettivo. Impara a vedere dietro le apparenze, ma quello che vede, a mio avviso, non è tanto un altro mondo quanto qualcuno che può confermare e realizzare i valori in cui ha sempre creduto (anche quando li aveva dimenticati, e quindi il processo è anche di risveglio del rimosso).
Questo almeno è ciò che ho colto io.

_________________
Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo

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SolidSnake

Reg.: 13 Mar 2003
Messaggi: 10561
Da: San Cesareo (RM)
Inviato: 20-04-2009 17:12  
Davvero un gran film... la costruzione e l'evoluzione psicologica di Kowalsky è qualcosa di sottilissimo e sopraffino.

Quando avrò tempo vorrei scriverne più approfonditamente.
_________________
Voi guardate verso l'alto, quando cercate elevazione. E io guardo in basso, perchè sono elevato.

Zarathustra, da COSI' PARLO' ZARATHUSTRA

http://nakash.myminicity.com

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 20-04-2009 17:30  
quote:
In data 2009-04-20 17:09, DeadSwan scrive:
Io mi son fatto una idea un po' diversa.
Non mi è parso tanto Kowalski a cambiare, quanto il mondo attorno a lui. Il suo cambiamento sta al massimo nel prenderne atto.

ma secondo me fondamentalmente nel film non cambia niente. il mondo è già cambiato prima del film (certo il cambiamento è continuo, ma comunque non c'è scarto significativo tra inizio e fine del film), e quello che vediamo è kowalski che prende sì atto, e accetta, questo dato di fatto.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 20-04-2009 17:32  
Merda, avevo stilato una racensione fighissima per questo film, ma visto che l'ho fatto per un esame non ce l'ho qui. Se riesco a recuperarla la posto.


_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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HaroldKid

Reg.: 11 Gen 2009
Messaggi: 4589
Da: milano (MI)
Inviato: 20-04-2009 17:54  
Attendo... ma porca troia, le recensioni si scrivono, non si stilano.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 20-04-2009 17:59  
Io le stilo
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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 20-04-2009 23:25  
esco ora dalla sala,colmo ancor più di voglia di farmi adottare da clint.è il più grande regista vivente,nessuno mi farà cambiare idea.e mi tocca pure buttarela sceneggiatura sulla terza età che stavo scrivendo,mi è venuto il complesso di inferiorità e ci son due scene identiche al film,e tutti penserebbero che ho copiato da lui,e non viceversa
ciao!

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-04-2009 02:13  
quote:
In data 2009-04-20 16:06, Richmondo scrive:
Sì ma non lo è a proposito del cambiamento.
Il porticato è il luogo proprio da cui viene vista l'America. La stessa America da cui John Ford mostrava la Monument Valley: Sia in The searchers, sia in Cavalcarono insieme (non per nulla la posa è quella dello sceriffo scazzato, seduto lì a rimirare il suo aborto di giurisdizione). Ma è tutto spento, disilluso.
E' sotto la carne, soto la pelle che viene fuori il cambiamento.




Ariottimo Rich, e mi permetto di precisare (in linea con quanto dici), che il porticato qui è il luogo in cui ci si guarda dentro, punto di osservazione delle piccole/grandi e drammatiche cose della vita di tutti i giorni, che sono molto più vicine a noi, alle nostre realtà, che ci fanno capire di essere persone tra le persone. Il tempo dei "miti", del pionerismo, del cowboy, e delle grandi pareterie con le valli monumentali è finito; tutto è già stato scoperto, e anche distrutto.. Gli ultimi pellerossa muoiono nelle riserve di alcool e schizofrenia; l'america ha guardato così tanto a lungo fuori di se (ed era giusto così, quando l'individuo faceva parte di quell'insieme che si chiamava "provincia americana", e il miglior cinema "corale" questo ha saputo ben raccontarlo), fin troppo a lungo. Il porticato ha ora un'orizzonte più ristretto, non affaccia più sugli abbacinanti scenari dell'avventura, si ferma negli spazi metropolitani più ristretti, e più reali, non di meno complessi, della vita e della mente, dove lo sguardo è però più acuto e centrale.
Questo film (tutto è politica) è molto obamiano.., guarda oltre i miti a stelle e strisce dei coloni conquistatori, sterminatori di etnie indigene, poi diventati imperialisti globali, esportatori di dittature, morte e distruzioni, ideologhi delle superstiziose, false e strumentali intolleranze politiche ed etnico-razziali.
Il "vecchio" del film rappresenta la presa di coscienza (possibile, auspicabile, si stanno muovendo i primi passi...) di un'america che si sente vecchia e che cede il passo alle nuove generazioni interrazziali (con spirito più aperto rispetto a quello razzista di sempre). Il vecchio Clint (il suo personaggio, e l'uomo stesso) sembra aver capito, si dimostra artista, intellettuale e uomo del suo tempo. Fino a un certo punto della pellicola sembra voler ri-prospettare il mito delle armi, dello "sceriffo", della giustizia fai da te, per poi sacrificare tutto questo castelletto basato su ideologie moribonde, a una nobile e giusta casa. Sacrificando la sua vita, il suo stesso simulacro, malato, morente, che è quello della vecchia ameriKa, e tutto ciò che rappresenta(va). E' una speranza, auspicio.
Non sono mai stato un entusiasta del cinema di Clint, ma questo film, e Million Dollar, e anche il buon Changerling, pur non essendo un capolavoro, mi hanno convinto. Prima di tutto sul piano estetico perfettamente integrato a quello testuale.
Ideologicamente ambiguo nel passato, anche recente, doppiamente ammirevole il cambiamente di Clint, anche stilistico, in età avanzata.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-04-2009 02:32  
quote:
In data 2009-04-20 17:30, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2009-04-20 17:09, DeadSwan scrive:
Io mi son fatto una idea un po' diversa.
Non mi è parso tanto Kowalski a cambiare, quanto il mondo attorno a lui. Il suo cambiamento sta al massimo nel prenderne atto.

ma secondo me fondamentalmente nel film non cambia niente. il mondo è già cambiato prima del film (certo il cambiamento è continuo, ma comunque non c'è scarto significativo tra inizio e fine del film), e quello che vediamo è kowalski che prende sì atto, e accetta, questo dato di fatto.




Non mi sembra una cosa da poco saper prendere atto, coscienza dei cambiamenti, interni ed esterni, e, sopratutto, agire di conseguenza, dopo un percorso di revisone delle propria vita, dei propri "egoismi". Il posto delle fragole.., sul(l'alto) piano ideale, non tramico.., 'tento. I cambiamenti che dai per scontato sono tutt'altro che scontati.., e questo il film lo dice, tant'è che occorre cristologicamente "sacrificarsi". Parti da basi sbagliate, da conoscenze approssimative, rasoterra, e di conseguenza l'ottica è sfocata, limitata, miope, se non del tutto cieca.

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 21-04-2009 alle 02:36 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 21-04-2009 02:54  
non c'è nulla di quanto dici tanto nel film quanto nei miei interventi. non ho dato nulla per scontato nè dato poco conto ad alcunchè.
tralaltro non c'è bisogno di alcuna base o conoscenza, approssimativa o puntuale che sia, per cogliere la potenza di gran torino.

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Quando mia madre la sera mi porta un bicchiere di latte, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 21-04-2009 alle 02:56 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-04-2009 11:26  
Ma se avevi pontificato fino a un minuto prima con sicumerica certezza e sicuro cipiglio... Che tu non abbia scritto "nulla", nel senso di acume critico/analitico, sono però d'accordo... Invero fai come il berlusca che prima spara cazzate e poi ritratta, anche se resta nero su bianco, dove è esattamente su tali sfocature che ti ho risposto nel merito. Ogni parere è una questione di punti di vista, non di verità assolute, ma non si può rinnegare ciò che si è appena detto. Sei sempre il solito.., francamente comico nelle ritrattazioni in stato di precario equilibrio.
L'improvvisazione è un arte, se non si ha talento, a maggior ragione, qualche buona basetta meno tgraballante bisognerebbe costruirsela.

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